LUPO Pompeo

Pompeo LUPO nacque a Taviano il 21 novembre 1919, in una casa sita in via Roma, all'«ombra del campanile».

Prof. Pompeo Lupo
Periodo: (1919 -1988)

Compì gli studi a Lecce, distinguendosi per capacità intellettive ed impegno tenace. Fu allievo della Scuola Ufficiali a L'Aquila e durante la II guerra mondiale fu combattente in Croazia con il grado di tenente. Nel dopoguerra, si dedicò con passione e competenza all'insegnamento, che considerò realmente una "missione", come gli veniva riconosciuto dai superiori e dall'intera comunità.
Dopo aver sposato una giovane collega con la quale ebbe quattro figli, negli anni Cinquanta si trasferì a Salve. Gli anni dell'insegnamento furono ricchi di esperienze umane e professionali, di attività didattiche innovative, di intuizioni pedagogiche e metodologiche che furono di esempio e precorsero i tempi. Fu pioniere anche nel campo dell'istruzione per adulti. dirigente di un Centro di Lettura, riunì intorso a sé, nelle ore serali, giovani artigiani, operai, contadini, studenti, animando il gruppo con varie iniziative volte ad arricchire le conoscenze di ciascuno. Si servì tra l'altro della lettura guidata di vari testi e di indimenticabili esperienze teatrali, promuovendo la crescita culturale e contribuendo alla formazione personale di quei giovani, in un'epoca in cui solo pochi avevano la possibilità di studiare e scarsissime erano le occasioni di svago.
Conclusa la carriera di Maestro, la Scuola di Salve volle perciò insignirlo di medaglia d'oro. Dirigente Scolastico del Circolo Didattico di Casarano fin dal 1964, nel corso degli anni gli fu affidata la reggenza di molte scuole, tra le quali quella di Taviano. Aperto alle innovazioni e alla sperimentazione didattica, istituì nella scuola il tempo pieno e, primo in provincia, favorì l'inserimento nelle classi comuni di alunni portatori di handicap. Innumerevoli furono le iniziative promosse e le esperienze compiute con i suoi maestri e i suoi alunni. Fu stimato ed amato dalla comunità scolastica e civile, come testimoniato dalle "varie generazioni di scolari che egli ha guidato e formato unitamente al corpo insegnante che, intorno a lui, si è trovato unito per fare della scuola una palestra di vita".
"Sempre disponibile a trovare soluzioni adeguate nell'interesse della Scuola", fu presidente dell'AIMC (Associazione Italiana Maestri Cattolici) e membro del Gruppo Pedagogico Salentino. Relatore ed oratore in numerosi Convegni Pedagogici ed in occasione di Celebrazioni Civili, in varie circostanze scrisse testi letterari, pedagogici e didattici. In pensione all'età di 66 anni, la città di Casarano lo insignì di medaglia d'oro con la seguente motivazione: «per aver profuso nella popolazione scolastica prima, negli insegnanti poi, sani principi di autentica moralità, attaccamento al dovere e alle proprie responsabilità, promuovendo iniziative culturali e didattiche che hanno fatto scuola, contribuendo così a porre la città di Casarano ai primi posti fra le città leccesi e pugliesi più culturalmente progredite». Per tale "esemplare e meritoria attività didattica", fu nominato Cavaliere della Repubblica.
Negli ultimi anni, la sua propensione per la scrittura lo portò a coltivare l'interesse per numerose ricerche di storia locale, tanto apprezzate da essere raccolte nel libro «Stoppie», poco prima che si spegnesse, il 7 maggio 1988 a 78 anni. Compianto da tutti coloro che lo avevano conosciuto, è ricordato "per le sue doti squisitamente umane, per le sue caratteristiche di profondo conoscitore dei problemi della Scuola e di educatore.
 

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